App Immuni per smartphone Android e iOS a un passo

Prende forma la soluzione in mobilità identificata dal governo italiano nell'app Immuni. Secondo le indiscrezioni la pubblicazione è prevista i primi di giugno

App Immuni per smartphone Android e iOS a un passo

L'app Immuni, quella scelta per il tracciamento dei contagi, è sempre più vicina: arriva il codice sorgente

 

C'è voluto tempo, un po' più del previsto, ma l'app Immuni sembra finalmente prendere forma. Tra polemiche, fan e detrattori, soprattutto i puristi della privacy, l'app per il tracciamento dei contagi scelta dal governo italiano inizia a compiere i suoi primi passi verso la meta: conquistare il più alto numero di smartphone del Belpaese. 

 

 

E' iniziata da subito in salita, la storia di Immuni: c'è chi ne ha esaltato l'utilità e chi, invece, ne ha criticato sia valenza che natura. Ma nonostante tutto, Immuni si prepara a debuttare, con tutta probabilità non prima degli inizi di giugno, non proprio nelle tempistiche previste, visto che la Fase 2 sarà già nel suo pieno da diverse settimane. 

 

 

Nei vari paesi tanti sono stati i big della tecnologia che hanno speso conoscenze e risorse per migliorare la struttura di questo tipo di strumento. Qui App tracciamento coronavirus: il ruolo di Apple e Google abbiamo parlato delle iniziative a riguardo di due colossi come Google ed Apple.

 

 

Adesso è il turno dell'app italiana. Scopriamo insieme qualcosa di più su Immuni così da farci trovare pronti quando sarà il momento di averla a portata di smartphone. 

 

 

 

App Immuni: manca poco
App Immuni: manca poco

 

 

Cosa sappiamo di Immuni

 

Ci siamo o quasi. E' di questi giorni, infatti, la notizia di un ulteriore passo avanti compiuto dall'app Immuni, quella scelta per il contact tracing italiano. Finalmente è stato rilasciato il codice sorgente dell'app sia per sistema operativo iOS che Android, su GitHub, il celebre servizio di hosting per progetti software. 

 

Il codice sorgente, rilasciato sotto licenza AGPL-3.0, conferma le prime indiscrezioni circolate sull'app, come la sua natura open-source, già annunciata dal governo.

Su GitHub è già possibile vedere le quattro macro sezioni in cui si sviluppa l'app:

 

Immuni-app-ios: il codice sorgente dell'app per iOS;

Immuni-app-android: il codice sorgente dell'app per Android;

Immuni-ci-scheduler: il codice sorgente per il sistema di scheduling dell'app;

Immuni-documentation: dove si può consultare la documentazione relativa all'app in lingua inglese;

 

 

Come sarà il contact tracing italiano 

 

In attesa che l'app Immuni diventi realtà effettiva, scaricabile sugli smartphone degli italiani, basiamoci su quello che sappiamo del contact tracing italiano, di cui abbiamo già parlato lungamente qui, Immuni: il Belpaese ha selezionato la sua app anti pandemia. Quali sono i capisaldi del metodo di tracciamento dei contagi scelto dal governo italiano e identificato nell'app Immuni. Eccoli qui: 

 

scaricare l'app non sarà obbligatorio;

l'app non utilizzerà la geolocalizzazione ma solo il Bluetooth;

l'app non traccerà gli spostamenti;

i dati raccolti dall'app saranno condivisi solo con l'autorizzazione del possessore dello smartphone;

tutti i dati raccolti e condivisi con il server centrale gestito da Sogei dovranno essere cancellati non oltre il 31 dicembre 2020.

 

Questo a oggi sembra essere il compromesso tutto italiano per riuscire a contemperare le esigenze di tutela della privacy e quelle di salvaguardia della salute pubblica. Un compromesso non facile da trovare che, insieme ai nodi sulla sicurezza evidenziati dal Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) hanno rallentato i tempi di rilascio di Immuni

 

Stando a quanto detto qualche giorno fa ai microfoni di Radio 24 dal viceministro della salute Pierpaolo Sileri, l'app dovrebbe arrivare sugli smartphone degli italiani che vorranno scaricarla entro la prima decade di giugno.  

 

 



 

 

Sei curioso di provare Immuni? Manca poco al suo debutto sugli smartphone italiani. 

 

 

#andràtuttobene






editore

Matilde Gregori

Giornalista pubblicista, da molti anni scrivo di hi-tech e Telco, dopo interessanti e deliziose incursioni nel mondo degli eventi culturali ed enogastronomici del centro Italia. Sono innamorata di Hemingway, adoro il sushi e mi rilasso con lo Yoga. In attesa che i miei innumerevoli incipit assumano i contorni più definiti di un racconto, continuo a parlare di tecnologia. Magari la Musa mi ispirerà tra una tariffa e l'altra.

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