Immuni: il Belpaese ha selezionato la sua app anti pandemia

Immuni è l'app sviluppata dalla società Bending Spoons per il tracciamento del Covid-19 sul territorio italiano. Scopriamo meglio a cosa serve e come funziona.

Immuni: il Belpaese ha selezionato la sua app anti pandemia

L'Italia ha scelto la sua applicazione per il tracciamento del coronavirus: è Immuni

 

Continua il lockdown. Sono passati 52 giorni dalla sera del 9 marzo, dal discorso del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dall'annuncio delle prime severissime misure restrittive per il contenimento del contagio da Covid-19. Sono passati 52 giorni ma la percezione è che ne siano trascorsi molti di più, in un tempo che dilata le ore, che allunga i giorni, in un tempo in cui le settimane sembrano mesi, in un tempo rubato, rinchiuso in un scatola e abbandonato. Perso per sempre.

 

 

Ieri la prima vera buona notizia: per la prima volta dall'inizio dell'emergenza il numero dei contagi attivi è stato inferiore rispetto al giorno precedente: si passa dai 108.257 di lunedì ai 108.237 di ieri. Meno 20. Il dato infonde speranza ma da più parti il dictat è sempre lo stesso: vietato abbassare la guardia per non vanificare tutti gli sforzi fatti finora.

 

 

Il Governo è al lavoro sulla cosiddetta Fase 2, quella del lento e graduale ritorno alla normalità, o, quanto meno, di un alleggerimento delle misure restrittive con l'apertura delle attività ancora chiuse (non è ancora chiaro di quali si tratterà), con una progressiva ripresa della mobilità delle persone, con il ritorno alla vita con cautela e massima prudenza.

 

Tutti siamo in attesa di sapere cosa accadrà dal 4 maggio, come e quando gli italiani potranno finalmente uscire di casa e non solo per motivi di reale necessità ma anche semplicemente per riappropriarsi del fuori dopo quasi due mesi di dentro.

 

 

Immuni: l'app c'è
Immuni: l'app c'è

 

 

Protagonista della Fase 2 sarà con grande probabilità anche la tecnologia. Se, in questo periodo di reclusione è stata salvifica per tanti, è stata e continua a essere fondamentale strumento per continuare a lavorare in smart working, ha aiutato a trascorrere meglio un tempo di vita indefinito, nel periodo di transizione verso il ritorno alla normalità sarà anche al servizio della salute.

 

 

In attesa di sapere nel dettaglio che cosa prevederà il prossimo decreto, almeno una piccola certezza c'è, si chiama Immuni ed è l'applicazione scelta dall'Italia per monitorare l'andamento dei contagi da coronovirus, per tracciare la malattia sul territorio nazionale. La decisone italiana di far ricorso anche a uno strumento virtuale in mobilità per combattere il Covid-19 non è nuova, applicazioni simili sono state già sperimentate in Corea, per esempio, e a Singapore (Contact tracing utile nella lotta al coronavirus?) ma vediamo come funzionerà l'app scelta dall'Italia, scopriamo qualcosa in più su Immuni

 

 

Che cos'è Immuni

 

Immuni è il nome dell'app su cui è caduta la scelta italiana per fornire una risposta tecnologica univoca e omogenea al monitoraggio del coronavirus su tutto il territorio nazionale. L'app è stata ideata dalla software house tutta milanese Bending Spoons Spa. L'app che sarà disponibile dal lancio della Fase 2 e sarà concessa dalla società ideatrice a chiunque intenda scaricarla con licenza d'uso aperta, in modo gratuito e perpetuo. 

 

 

Come funziona Immuni

 

Immuni ha come scopo principale quello di contenere la diffusione del virus identificando in in modo immediato i possibili soggetti infetti. Ma come funzionerà tecnicamente Immuni? Innanzitutto è bene chiarire che, a differenza di altre app create per lo stesso scopo, Immuni non utilizzerà la geolocalizzazione ma si baserà sulla connessione Bluetooth dello smartphone.

 

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Tramite il Bluetooth sarà possibile rilevare la vicinanza fra due dispositivi, e chiaramente i loro possessori, e il potenziale contatto con una persona positiva al coronavirus. Appurata la positività del soggetto, si potranno ripercorrere a ritroso tutti i contatti e determinare altri potenziali contagiati. L'app, inoltre, avrà un database anonimo di tutti i dispositivi con cui, tramite Bluetooth, lo smartphone su cui è stata scaricata è entrato in contatto. 

 

 

All'interno di Immuni sarà presente anche un diario clinico utile all'utente dell'app per aggiornare tutte le info riguardanti sesso, età, eventuali farmaci assunti o malattie pregresse per avere un quadro completo del soggetto.  

 

 

Criticità di Immuni

 

L'app Immuni non è ancora realtà consolidata che già nel Belpaese si sono formati schieramenti contrapposti di sostenitori e detrattori. Facciamo una premessa: per garantire un buon livello di efficacia l'app Immuni dovrebbe essere scaricata da almeno il 60% della popolazione italiana. Una percentuale altissima, un traguardo molto difficile da raggiungere soprattutto se si pensa che la popolazione italiana e una popolazione per la maggior parte anziana, formata da molti over 65 non proprio caratterizzati da una particolare dimestichezza con la tecnologia. Pensare che il nonnino di 75 anni abbia uno smartphone e lo sappia usare con così tanta padronanza da scaricare un'app e utilizzarla è alquanto utopico.

 

 

Poi c'è il problema della privacy, di come verrano trattati i dati raccolti dall'applicazione e del rischio di un loro potenziale utilizzo per fini non proprio etici come la salvaguardia della salute

 

 

Inoltre, scaricare e installare Immuni non sarà obbligatorio, ognuno potrà scegliere, giustamente, se averla o no sui propri device e utilizzarla. Una libertà sacrosanta che con tutta probabilità unita allo scetticismo di una sua reale efficacia potrebbe causare un utilizzo piuttosto limitato e marginale dell'app di tracciamento

 

 

 

E tu cosa pensi di Immuni? E' utile o no? Speriamo che questo articolo ti abbia dato gli strumenti per poterne valutare bene la validità. 

 

 

#andràtuttobene 

 






editore

Matilde Gregori

Giornalista pubblicista, da molti anni scrivo di hi-tech e Telco, dopo interessanti e deliziose incursioni nel mondo degli eventi culturali ed enogastronomici del centro Italia. Sono innamorata di Hemingway, adoro il sushi e mi rilasso con lo Yoga. In attesa che i miei innumerevoli incipit assumano i contorni più definiti di un racconto, continuo a parlare di tecnologia. Magari la Musa mi ispirerà tra una tariffa e l'altra.

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