Aumentano le notifiche di Immuni

Con il numero crescente di contagi si registra un notevole aumento delle notifiche di esposizione inviate dall'app Immuni

Aumentano le notifiche di Immuni

Aumento delle notifiche di Immuni e lancio del call center unico

 

Da qualche mese è stata lanciata in Italia l’app Immuni con lo scopo di tracciare i contatti con soggetti risultati positivi al Covid-19.

 

Con il numero crescente di contagi si registra un notevole aumento delle notifiche di esposizione inviate dall’app Immuni. Secondo i dati ufficiali riportati dal Ministero della Salute, il 27 ottobre scorso il numero notifiche di Immuni ha registrato un nuovo record toccando quota 5.195, mentre sono stati 140 i nuovi positivi caricati nel sistema. Immuni è stato scaricato finora da poco più di 9,4 milioni di utenti.

 

Ci sono però alcune criticità segnalate dagli utenti che dopo aver ricevuto le notifiche di Immuni non sanno cosa fare. Il protocollo attuale indica che va contattato il proprio medico o se irreperibile direttamente la Asl.

 

Per rispondere alle domande dei tanti cittadini in difficoltà, con il decreto Ristori nasce il call center unico dedicato a Immuni, che potrà contare su 4 milioni di euro di finanziamenti fino al 2021.

 

L’art.20 del Decreto stabilisce:

 

A tal fine, il Ministero della Salute attiva un servizio nazionale di supporto telefonico e telematico alle persone risultate positive al virus SARS-Cov-2, che hanno avuto contatti stretti o casuali con soggetti risultati positivi o che hanno ricevuto una notifica di allerta attraverso l’applicazione “Immuni”.

 

Al call center nazionale sarà possibile rivolgersi per ottenere tutte le indicazioni su come comportarsi dopo aver ricevuto una notifica di Immuni. Inoltre il call center potrà caricare le chiavi nel sistema sanitario, in modo tale da avvisare, tramite notifica gli utenti di Immuni che hanno avuto un contatto a rischio con la persona risultata positiva.

 

In questo modo dovrebbe risolversi la principale criticità dell’app, in quanto l’attività di tracciamento in alcuni casi non è stata finalizzata a causa di carenze imputabili alle ASL e alle Regioni, rendendo di fatto inutile l’intero sistema.

 

Il servizio di supporto sarà attivato direttamente dal Ministero della Salute, secondo tempistiche ancora da stabilire ma con stanziamenti a disposizione della nuova struttura pari a 1 milione di euro per il 2020 e 3 milioni di euro per il 2021. Per la definizione dell’organizzazione e del funzionamento del call center provvederà direttamente il Ministero della Salute o indirettamente dando una delega al Commissario Straordinario per l’emergenza.

 

Il call center potrà essere contattato anche dai contatti stretti di un contagiato e non solo da chi riceve una notifica.

 



 

 






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David Patrizi

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