Prelievo forzoso conti correnti: lo spettro che tanti temono

C'è chi parla di virus tax, chi replica l'informazione online, chi fa riferimento al precedente del 1992. Il prelievo forzoso dai conti correnti ci sarà?

Prelievo forzoso conti correnti: lo spettro che tanti temono

C'è chi sospetta un prelievo forzoso dai conti correnti per fronteggiare la crisi. Facciamo chiarezza.

 

S'insinua serpeggiando con la forza dell'unione di tante malelingue. Si fa strada là dove è più facile camminare, correre, arrivare alla meta. Rimbalza sui social, contamina l'informazione, colonizza il web. E' lui, è l'allarmismo che deriva da ogni notizia che se non appurata, se non confermata, se non passata ai raggi x può trasformarsi in un nemico altrettanto duro da sconfiggere proprio come il coronavirus

 

 

Abbiamo già visto qui, Coronavirus tra corretta informazione e fake news, come la disinformazione, purtroppo, abbia giocato un ruolo da antagonista potente nel racconto della pandemia. E, a giudicare da quello che sta circolando in rete e non solo, sembra che per le fake news non sia ancora arrivato il momento di uscire di scena. 

 

 

In queste ultime settimane a farla da padrone sono, infatti, le notizie riguardo un possibile prelievo forzoso dai conti correnti degli italiani, siano essi di privati o aziende, per fronteggiare l'emergenza economica derivante dal Covid-19. Possibile, appunto, affatto certo, affatto comunicato, affatto definito. Per il momento.

Ma andiamo con calma e cerchiamo di capire cosa s'intende con il termine prelievo forzoso e vediamo quando realmente è stato utilizzato nella recente storia italiana. 

 

 

 

Prelievo forzoso conti correnti: vero o falso?
Prelievo forzoso conti correnti: vero o falso?

 

 

 

Prelievo forzoso cos'è?

 

Prima di sfatare una volta per tutte il mito di un temuto prelievo forzoso da conto corrente, cerchiamo di capire in cosa consiste esattamente questo tipo di manovra. Il prelievo forzoso è un atto con il quale lo Stato, il Governo, preleva soldi direttamente dai conti correnti di privati e aziende per far fronte a un particolare stato di crisi

 

Le somme non investite sui conti correnti degli italiani, ammontavano a fine 2019, secondo i dati ABI, a circa 1.577 miliardi di euro.

 

 

C'è chi in questi giorni di grande incertezza e instabilità ha iniziato a parlare nervosamente di questa ipotesi sulla quale il Governo starebbe riflettendo. Una mossa che non rappresenterebbe una prima volta nella storia contemporanea italiana. C'è stato un precedente, era il 1992

 

 

 

1992

 

Il 1992 è l'anno in cui il governo presieduto allora da Giuliano Amato mise in atto il prelievo forzoso sui conti degli italiani. Lo ricorda così l'allora Presidente del Consiglio: "Serviva una prima manovra correttiva da 30 mila miliardi di lire e avevo passato la notte a discutere con i tecnici del Tesoro e delle Finanze come trovare gli ultimi otto. Mi offrivano di alzare l’Iva, ma avrebbe fatto salire ancora l’inflazione; o di agire sull’Irpef, ma avrei alzato le tasse sui ceti più deboli. Fu allora, alle 4 del mattino, che Giovanni Goria (ministro delle Finanze) mi prese da parte e mi chiese se poteva studiare il prelievo”.

 

 

"Fu un male necessario." - ricorda Amato in un'intervista rilasciata tempo fa al Corriere della Sera. Un male necessario che riuscì a mettere nelle casse dello Stato circa 11,5 miliardi di lire ma che, comunque, non scongiurò la svalutazione della moneta nazionale e che si concluse con l'amara sospensione della lira dal Sistema monetario europeo.

 

 

 

Il prelievo forzoso conseguenza e rimedio alla crisi da Covid-19?

 

La risposta è chiara e netta e non lascia spazio alcuno alle interpretazioni: prelievo forzoso conti correnti? No, decisamente no! Questo rischio in Italia non c'è, questa misura non è mai stata nemmeno ipotizzata dal Governo, il rischio non esiste.

 

 

Dunque, niente allarmismo, nessuna corsa in banca prelevare tutto il prelevabile per nasconderlo al sicuro sotto il materasso. Chi continua irresponsabilmente a diffondere questa presunta notizia, questa falsa notizia, non fa altro che speculare sull'emergenza e innescare ansie e preoccupazioni al momento senza alcun tipo di fondamento.

 

 

Gli unici interventi certi, provvedimenti governativi e manovre economiche a parte, sono quelli che abbiamo elencato qui Coronavirus: giga gratis ai clienti della zona rossa, e che  a noi di tariffe.it, il primo sito di comparazione tariffaria geolocalizzata, toccano da vicino. La solidarietà digitale esiste e ha trovato molte strade per raggiungere i suoi tanti beneficiari

 

 

Una sorta di Amato bis, una replica del precedente del 1992, non è un provvedimento che abita la mente del Governo al momento, anche perché, sul piano dell'utilità, questo tipo di misura non ne avrebbe molta, vista la grave crisi che privati e aziende stanno vivendo adesso, dopo oltre un mese di isolamento, di distanziamento sociale, di chiusura forzata. La liquidità langue e i conti correnti di molti oggi sono tristemente leggeri.

 

 

Per essere chiari: il Governo non pensa ora di mettere le mani nei conti correnti degli italiani. I risparmi per chi li ha sono ancora immuni al coronavirus.

 

 

#andràtuttobene






editore

Matilde Gregori

Giornalista pubblicista, da molti anni scrivo di hi-tech e Telco, dopo interessanti e deliziose incursioni nel mondo degli eventi culturali ed enogastronomici del centro Italia. Sono innamorata di Hemingway, adoro il sushi e mi rilasso con lo Yoga. In attesa che i miei innumerevoli incipit assumano i contorni più definiti di un racconto, continuo a parlare di tecnologia. Magari la Musa mi ispirerà tra una tariffa e l'altra.

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